Omaggi Natalizi: come comportarsi?

Il Natale sta arrivando e con esso quella propensione allo spendere e spandere per fare regali a tutti i propri conoscenti. Ma se siamo soggetti passivi IVA, come possiamo e non possiamo comportarci?

Esistono, infatti, delle regole fiscali riguardanti gli omaggi natalizi verso i clienti e/o fornitori e verso i propri dipendenti. Vediamo insieme di cosa si tratta.

• Omaggi a clienti/fornitori. In tal caso vi è innanzitutto il limite che il valore unitario del bene, non deve superare i €50 al netto dell'IVA; fa eccezione il caso di un cesto regalo in cui si considerano tutti gli oggetti insieme. Solo così l'IVA sarà interamente detraibile e il costo andrà sotto la categoria delle spese di rappresentanza. Nel caso in cui il costo sia superiore a €50, la spesa potrebbe essere deducibile nei limiti della spesa di rappresentanza e in base ai ricavi aziendali. Se infine si tratta di cessione gratuita del bene l'iva non sarà detraibile a meno che questo sia inerente all'attività (l'azienda, per esempio, produce e vende quel prodotto).

• Omaggi a dipendenti. Gli omaggi natalizi a dipendenti sono considerati spese per prestazioni di lavoro e quindi per l'azienda sono interamente deducibili, mentre l'iva è indetraibile a meno che non riguardi l'attività d'impresa. Dal punto di vista del dipendente, gli omaggi sono considerati dei fringe benefit: nel 2024, per esempio, corrispondevano a €1000 per dipendenti senza figli a carico e €2000 per quelli con figli a carico.

La novità del 2025 essenzialmente riguarda l'obbligo di tracciabilità dei pagamenti al fine di poter dedurre fiscalmente l'omaggio; parliamo quindi di utilizzo di bancomat, assegni ecc., ma non di contanti.

Conviene, perciò, pensare bene prima di dilapidare il proprio patrimonio come il Natale potrebbe portare a fare... Rivolgiti a un consulente professionista per capire al meglio la via da prendere.

La Consult Imprese, intanto, augura un Buon Natale, parsimonioso ma ricco di amore, a tutti voi.

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