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E-commerce: il mondo del commercio elettronico

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L'E-commerce, altrimenti detto commercio elettronico, riguarda tutto quell'insieme di azioni che come mezzo, ai fini dell'attività commerciale, utilizzano il canale telematico Internet. Si tratta, in ogni caso, di uno scambio commerciale che viene effettuato attraverso un canale elettronico di acquisto di beni e servizi, in cui il cliente sceglie on-line il prodotto. L'E-commerce comprende diverse tipologie di attività che possono essere suddivise in due macro-categorie:

  1. E-commerce indiretto. Questa categoria riguarda il commercio elettronico dei beni materiali, dove questi ultimi vengono predisposti dal venditore sul sito web insieme alle loro caratteristiche, ai prezzi e ai tempi di consegna. Il cliente effettuerà quindi una richiesta telematica, ma poi avrà la consegna fisica della merce in oggetto. Caratteristiche dell'e-commerce indiretto sono quindi la cessione giuridica del bene, con poi la conclusione del contratto tra venditore e cliente, per via telematica e la consegna fisica del bene attraverso i canali tradizionali.

    Da un punto di vista della fiscalità, il criterio generale di territorialità Iva è quello legato all’imponibilità nel Paese del committente. Nelle operazioni B2B il criterio di territorialità si applica attraverso la non imponibilità Iva nel Paese del fornitore ed una applicazione dell’Iva nel Paese del cliente con il meccanismo del cliente. Nelle operazioni B2C vige lo stesso criterio di territorialità, ma con l’applicazione di una soglia minima di 10.000 euro, al netto dell’Iva.

  2. E-commerce diretto. Questa categoria, differentemente dalla prima, comprende invece tutti quei beni immateriali la cui consegna avviene per via telematica così come la loro richiesta. Esempi di questa tipologia possono essere: la fornitura di siti web e web-hosting, gestione a distanza di programmi e attrezzature; tutta la fornitura di immagini, testi e informazioni e messa a disposizione di basi di dati; i servizi che veicolano o supportano la presenza di un’azienda o di un privato su una rete elettronica, quali un sito o una pagina web.


Può capitare che l'e-commerce riguardi delle operazioni intracomunitarie, che quindi prevedono un'interazione con più paesi facenti parte dell'Unione Europea. In questi casi è giusto ricordarsi di considerare la registrazione all'OSS. Il regime OSS (One Stop Shop) è un sistema europeo opzionale che semplifica la gestione dell’IVA per gli operatori economici che vendono beni o servizi a consumatori finali (B2C) in diversi Paesi dell’Unione Europea. Con questo regime, infatti, l’IVA dovuta sulle vendite e sui servizi transfrontalieri viene dichiarata e versata in un unico Paese UE, detto Stato membro di identificazione, mentre lo Stato di registrazione si occupa di redistribuire l’imposta ai Paesi di consumo. E' una procedura che evita al cedente di identificarsi nel paese dell’acquirente e che gli consente, mediante la trasmissione di specifiche dichiarazioni Iva trimestrali, di effettuare i versamenti dell’imposta del proprio Paese. L'obbligatorietà di tale iscrizione si pone al di sopra della soglia dei 10.000 euro di imponibile ricavati da vendite verso privati UE nell'intero anno di riferimento.

Un piccolo accenno alla fiscalità dell'e-commerce: per quanto riguarda le operazioni effettuate nei confronti di consumatori finali (B2C) residenti nel territorio dello Stato, sia in caso di e-commerce diretto che di e-commerce indiretto non vi è obbligo di certificazione dei corrispettivi di vendita. Quindi, in pratica, non vi è obbligo di rilascio di fattura o documento commerciale. I compensi devono però essere riepilogati attraverso la compilazione del registro dei corrispettivi, la quale sarà essenziale per le comunicazioni inerenti la liquidazione trimestrale IVA.

Se vuoi saperne di più non esitare a chiedere allo Studio Consult Imprese.




 
 
 

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